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Ciao, grazie dei commenti.

Non ti preoccupare, pare un tema tanto ovvio che quasi da nessuna parte è veramente approfondito, almeno per quanto abbia studiato nei mille mila documenti recuperati "qua e la" e siti vari.

L'immo in teoria serve e funziona, se ben progettato. Ne ricordo ancora la genesi negli anni '90 e il gruppo di amici/colleghi che lo svilupparono. Nelle nostre applicazioni però era una funzione integrata nella ECU e mi studiai bene gli algoritmi di rolling-code. Qua la cosa "buffa" è che invece la parte di gestione IMMO è demandata ad una elettronica esterna che interroga il trasponder nelle chiavette rosse/nere e se ok, autorizza la ECU all'avviamento.

Ora, non escludo che la funzione IMMO sia stata introdotta sulla Niva per qualche motivo omologativo o requisito locale o assicurativo in certi paesi e poi bellamente spento nella serie. Questo giustificherebbe l'approccio "plug-in" dell'elettronica esterna, che permette di continuare ad esare ECU con circa lo stesso HW "di prima" senza immo.

Ora rimarrebbe da chiarire con certezza se è la centralina dell'IMMO che viene riprogrammata (in fabbrica? dall'importatore?) per dare sempre l'ok a partire anche in assenza di chiavetta o è la ECU ad essere modificata per avviarsi senza interrogare l'immo.

Nel primo caso, se cambiassi la ECU non avrei problemi, tanto l'immo gli darebbe sempre "l'ok parti".

Nel secondo caso, recuperando magari una ECU da qualche parte dovrei trovare qualcuno che la modificasse.. e oggi potrebbe essere difficile.

Vediamo se qualcun altro porta info utili a riconstruire la storia.. :-)

Ciao a tutti/e,

onestamente per un tema così particolare non vedo nulla di male a cercare informazioni da molti fonti nazionali e straniere. Il tema "immo" è un po' delicato così come le strategie di vendita, programmazione immo/ECU e consegna chiavette colorate ai clienti sono state le più varie a seconda dei venditori e dei periodi.

Ho trovato in un sito magiaro la miglior spiegazione di come sia l'architettura del sistema, tutto sommato come prevedevo, ma mi ha fatto piacere trovare conferma.

L'immo o meglio, "gli" immo dato che almeno due diverse versioni sono state montate negli anni, talvolta senza nemmeno cambiare contenitore o codice stampigliato (ma con HW differente") sono di serie dalla fine degli anni '90, quando in moltissimi paesi divene un must averlo per non pagare cifre assurde di assicurazione furto. Divenne una richiesta stringnte del mercato, a cui adeguarsi per non rimanerne tagliati fuori. Una versione molto simile (con trasponder esterno alla ECU e "chiavette") veniva ad esempio montato anche qui da noi su molti veicoli a noleggio, furgoni in particolare ma non solo. Ricordo anche qualche auto in Francia e UK con sistema simile.

Per "recuperare" una ECU nel mio post iniziale, intendevo una qualunque azione volta a darmi la disponibilità di una altra ECU da provare sulla mia Niva in luogo di quella esistente, quale a mero esempio: il prestito per 1 ora da un'altra Niva di passaggio, prenderla da un rottamaio, prederla usata da qualche mercatino, o nuova (dai 150 ai 400€) da uno dei mille mila venditori/ricambisti sparsi nel mondo. Ovviamente gli scenari di costo e compatibilità cambiano e prima di muovermi volevo chiarirmi le idee. Ora almeno so come muovermi e che domade fare nel caso a chi me la dovesse cedere.

Bene, direi tema chiarito, almeno per quanto mi interessava.

Fate buona serata, tutti.